Buongiorno mie amiche dal cuore d oro, vi voglio raccontare di come è nato il mio amore, o meglio la mia sconfinata passione per i gioielli. Ricordo esattamente che tutto è iniziato quando avevo quattro, cinque anni.. a quell’epoca passavamo l estate in una enorme casa di proprietà di mio nonno paterno all’ argentario, precisamente a Porto Santo Stefano. Li come spesso accade nelle grandi case al mare, convergevano tra luglio e settembre tutti i parenti di papà… zie e zii veri o acquisti, parenti più o meno vicini, ma soprattutto una marea di cugini o affini di età variabile dai due ai sedici anni che riuscivano a riempire la casa in ogni buco o ripostiglio…. era la nostra disneyland…. potete immaginare la gioia e l emozione di vivere per
mesi in questa condizione da sogno.
La mattina i genitori a turno caricavano due macchine di un gruppo di ragazzini urlanti e scalcitranti e ci portavano in barca, dove passavamo le giornate, nelle splendide cale dell’ argentario, al solo scopo di farci stremare per riuscire a passare serate più tranquille.
Il sabato poi era giorno di mercato…. li mia mamma portava solo me, con la promessa che non mi sarei mai e poi mai ( a rischio di punizioni corporali), staccata dalla sua gonna. Adoravo tutto di quelle passeggiate… i colori, i profumi del mercato… la bancarella di frutta secca, ma soprattutto quelle meravigliose esposizioni di piccoli gioielli colorati… la maggior parte vecchie pataccone di vetro colorato,o ancor peggio di plastica, ma che nella mia fantasia di bambina, mi trasformavano nella principessa delle fate, in grado di competere con Belle o Cenerentola…. l amore per i mercatini e le bancarelle mi è rimasto ancora e rappresenta per me un attrazione irresistibile( chiedetelo al mio compagno)…. ma la cosa che ricordo con maggiore tenerezza è che in quella casa ad un certo punto dell estate, arrivavano le famigerate sorelle grandi di papà, tre signore austere ed eleganti che un tempo si diceva dell’ alta borghesia romana, ed oggi volgarmente della Roma bene.
Le zie nella mia memoria di allora, le vedevo un po’ un misto tra Crudelia De Mon e Tata Matilda, signore serie ed eleganti che avevano in dosso un quantitativo di gioielli enormi e meravigliosi. Il mito della loro ( irreale) crudeltà era alimentato da mia mamma.. che si divertiva a vedere noi ragazzine intimorite dalle famose zie, ma nonostante tutto, la mia curiosità di vedere da vicino quei meravigliosi gioielli portati dalle zie, era più forte del mio timore.
Ricordo ancora una collana di brillanti e perle di epoca vittoriana di zia Chiara, una meravigliosa spilla di diamanti taglio antico e zaffiri, modello Liberty ed un anello di la cui luce si rifletteva in tutta la stanza. Il mio ricordo più vivo è quello di un meraviglioso anello a forma di serpente in oro giallo, la cui testa e’ fatta da un diamante di oltre 3 carati, (zia se stai leggendo lo vorrei in eredità ).
Come potete capire era come avere a disposizione ( almeno per guardare) una intera gioielleria…preziosi monili antichi ed ormai introvabili, pietre dal taglio perfetto e dalla brillantezza sfavillante ed una manifattura ormai scomparsa ricca di finissimi particolari. Le zie consapevoli del fascino che i loro gioielli avevano su di me, a volte mi permettevano di indossarli e mi raccontavano fantastiche storie sulla loro origine e come erano riuscite ad impadronirsene. Ragazzi emozioni e ricordi meravigliosi, oggi che sono grande ne chiedo ogni tanto in prestito qualcuno… scusate se oggi sono stata meno tecnica , ma più personale…..è bello a volte condividere con voi… a presto un abbraccio da MissGio
Foto immagine copertina: David Glauso – www.davidglausophoto.it