Carissimi amici ed amiche, ecco una nuova splendida occasione per scrivere sul mio blog; sono appena tornata da una Milano insolitamente assolata, dove ho passeggiato per tre giorni senza sosta, attraverso le esposizioni della 56esima edizione di Fuorisalone 2018 e della design fashion week, dove io ed il piccolo Giulio (che a solo un mese mi ha seguito in questo viaggio), non ci siamo fermati un solo attimo.
L’ evento ormai considerato il più fashion del settore, vanta più di 2000 espositori e solo all’ interno del Brera design district ci sono 209 eventi , 310 aziende e designer, 92 showroom permanenti e si contano oltre 300 mila visitatori da oltre 165 paesi.
Ovviamente, io in Fuorisalone 2018 mi sono dedicata prevalentemente alle esposizioni dei grandi marchi di gioielleria ed ho visitato le istallazioni di Bulgari, Tiffany, Cartier, Tissot e Le bebè, di cui vi parlerò in questo articolo.
Per il primissimo anno, nonostante sia da sempre un icona del design della gioielleria, Bulgari ha partecipato con una maxi istallazione, di oltre 1000 mq, a forma di labirinto, nel bellissimo quartiere di Brera, riproponendo un ambientazione surreale con una trama ipnotica che riproduce l’effetto di infinito creato per gli iconici anelli bzero.
La sensazione prevalente che ho provato camminando in questo labirinto è che tutto, le luci, il colore delle ambientazioni volutamente claustrofobiche, i suoni prodotti da immensi cerchi costituiti da lunghi tubi metallici, conducono alla instabilità. L’unica regola da seguire, in questo universo disorientante è di lasciarsi trasportare completamente dal percorso. Per gli ideatori di questa installazione bisogna abbandonare i propri preconcetti, distruggere i propri schemi mentali, rompere le regole per reinventarle, aprendo la mente per cogliere la meraviglia, nella consapevolezza che tutte le regole possono essere reinventate.
L’ istallazione costruita esclusivamente per Fuorisalone 2018 è ispirata dai 3 punti cardine della creatività di Bulgari: materiali, modularità e colori; interpretati da tre icone del mondo del design e dell’architettura: Iván Navarro & Courtney Smith, MVRDV e Storagemilan.
Dopo questa immersione nel design concettuale, sono andata a gustarmi l’installazione di Tiffany, che ha scelto proprio Furisalone 2018 per presentare nell’ incantevole negozio di piazza duomo (inaugurato da pochissimo) la nuova collezione home & accessories.
Senza smentire l’ironia e la coerenza dei suoi creativi, la maison ha presentato degli oggetti semplici, di utilizzo quotidiano, rivisitandoli con maestria artigianale e trasformandoli in piccoli oggetti di lusso, assolutamente riconoscibili nello stile e nel marchio tipico della casa.
Convinta che il bello si possa trovare ovunque, la nuova collezione prende quindi ispirazione dalle cose ordinarie come un goniometro, un righello, una cannuccia, uno yo-yo, delle racchette da ping pong, un meraviglioso bicchiere di carta (oggetto dei miei futuri acquisti) e le trasforma in prodotti straordinari facendoli realizzare a mano e in argento dai suoi artigiani.
A questo punto sono volata da Cartier, che ha scelto di presentare a Fuorisalone 2018 : The legendary thrill” in un istallazione pazzesca creata dallo studio Giò Forma (gia responsabile dell’ albero della vita a Expo Milano nel 2015). Quest’ ultima, è una galleria trasparente di circa 60 metri che collega i due edifici gemelli degli ex caselli daziari dell’Arco della Pace.
In questa struttura ci si può soffermare in diverse installazioni che possiamo definire sensoriali, con led, musica e proiezioni visive. I 60 metri del corridoio, rappresentano idealmente, quelli percorsi in volo nel 1906 da Santos Dumont con il suo biplano 14 bis registrando così i primi tre record al mondo che certificavano il volo di una “macchina più pesante dell’aria”, trasformando l’aviazione da semplice sogno in realtà.
Al centro si trova un grandissimo cubo di cristallo, che espone un modello del biplano 14 Bis, reinterpretato con materiali super tecnologici. Il progetto celebra così questo grande ideatore e l’orologio a lui dedicato, il Cartier Santos, creato da Louis Cartier nel 1904 proprio per rispondere alle richieste dell’amico Santos Dumont che aveva espresso la difficoltà di poter leggere l’ora in volo da un orologio da tasca. Da questa necessità Cartier realizzò per l’amico , il primo orologio moderno da polso, il Santos: risultato di una ricerca sperimentale condotta da due uomini visionari, accomunati dal medesimo spirito di modernità. Il santos è un modello che la maison, dalla sua creazione, non ha mai tolto dalla propria collezione ed è un classico ormai più che centennale che quest’anno, è stato proposto in in una nuova versione, corredata da un bracciale facilmente intercambiabile.
Installazione decisamente meno appariscente è quella di Tissot che ha invece celebrato in Fuorisalone 2018 il trentesimo anniversario dell’ orologio Tissot Sottass presso la sua boutique monomarca in corso vittorio emanuele. Per l’ occasione è stato creato un cofanetto con 3 orologi ultra moderni e classici allo stesso tempo minimal e lineari, ad un prezzo assolutamente straordinario.
Infine sono andata con il mio Giulio in una piccola istallazione della gioielleria Le bebè nella splendida piazza San Simpliciano in Brera . Qui l’ idea era di liberare il bambino che c’è in ognuno di noi ed io che ne avevo uno con me….non potevo non partecipare con una foto.
Care amiche vi invito sempre con affetto a continuare a leggere i miei articoli….e se vi va a commentarli …alla prossima vi abbraccio..