Buongiorno miei carissimi lettori amanti dei preziosi, oggi nel mio blog, vi racconto di un altro incredibile fortuito incontro che mi è capitato di avere con uno dei mostri sacri della gioielleria italiana: Gerardo Sacco. L’occasione è stata la mia ultima visita a Vicenza oro, di cui vi ho già parlato in altre occasioni e di cui sicuramente vi parlerò ancora.
La cosa veramente incredibile è che l’incontro con Gerardo Sacco è avvenuto fuori dalla manifestazione, in un negozio di scarpe ed in una atmosfera sicuramente divertente ed informale. Dopo i convenovoli di rito Gerardo mi ha invitato ad andarlo a trovare nel suo store di Roma. Ed è qui tra i suoi splendidi manufatti che ho veramente conosciuto l’orafo italiano tra i più conosciuti nel mondo, ma soprattutto dove ho conosciuto Gerardo Sacco l’uomo galante e simpatico di cui vi parlerò.
Prima di parlarvi delle sue opere e dei suoi riconoscimenti internazionali, mi voglio infatti soffermare sul suo aspetto umano, che è forse la cosa che mi ha emozionato di più in questo pomeriggio di un tiepido ottobre romano.
Il maestro Gerardo Sacco mi è parso veramente una persona splendida, squisitamente semplice, un simpaticissimo chiacchierone, la cui vita, le sue vicissitudini, i successi e gli incontri sono stati talmente tanto interessanti e numerosi da venire descritti in una biografia dal titolo: “Sono nessuno, il mio lungo viaggio tra arte e vita”.
Gerardo é un uomo di estrema classe, fiero delle sue origini del sud dell’italia e con quelle caratteristiche positive della gente del nostro sud, molte delle quali spesso dimenticate, come la cavalleria, l’ospitalità e soprattutto l’estrema generosità.
Leggendo la sua biografia, come ho fatto io, o semplicemente con una piccola ricerca su internet, cliccando il suo nome su google, verrete sommersi da mille informazioni sul suo lavoro o sui suoi innumerevoli riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Il suo successo però ha origini lontane e con una storia famigliare abbastanza travagliata.
Costretto presto ad interrompere gli studi, all’incontro casuale con l’oreficeria è arrivato passando attraverso lavori manuali come la bottega dello zio barbiere. La passione per l’arte, l’innata creatività e la voglia di esprimere le sue potenzialità lo hanno spinto a lasciare comunque la sua amata terra per andare ad imparare l’arte orafa a Vicenza.
Parlare della sua vita sarebbe comunque troppo lungo, mi soffermo solo sull’incontro tra Gerardo e la sua mai dimenticata moglie Anna, il cui ricordo è sempre presente nella sua vita e nel suo lavoro, anche grazie ai suoi 3 splendidi figli, che oggi lo aiutano nel brand Gerardo Sacco.
Veramente infinito è l’elenco di successi, riconoscimenti ed incontri importanti avuti nella sua vita: Franco Zeffirelli, Liz Taylor, Versace, Glenn Close, Brooke Shields, Placido Domingo, Alberto Sordi, sono solo alcune tra le varie personalità del mondo dello spettacolo che hanno speso per lui parole di elogio.
Il suo lavoro lo ha portato sin dai primi anni di attività in giro per il mondo, raccogliendo ovunque successo e riconoscimenti, senza mai però stravolgere la sua natura di uomo semplice, serio, sobrio, un uomo che ha sempre considerato gli affetti familiari il suo punto di riferimento nella vita e nel lavoro. Il legame con la sua terra di origine è stato poi un altro caposaldo nel suo lavoro, tanto che anche nella sua ultima collezione, Gerardo attinge al patrimonio socio- culturale della sua terra. Nei suoi lavori egli dimostra la sua profonda conoscenza della cultura e della storia dell’arte orafa meridionale che affonda le sue radici nella mirabile perizia degli orafici greci, con successive influenze arabe. Lui si considera giustamente un ambasciatore di questa cultura orafa con la ferma volontà di portare questi capolavori a conoscenza di tutti.
Anelli orecchini, collane con maschere meravigliose, prodotte in oro, argento e pietre preziose che si ispirano alla tradizione Greco-romana, come la maschera di Gorgone. Splendide monete, come quella dell’ imperatore Carlo V, ispirano bracciali ed anelli, cammei colorati che guardano al passato, ma tremendamente attuali anzi con soluzioni tecniche che guardano decisamente al futuro.
Gerardo nella sua ultima collezione ha proposto, ad esempio il gioiello “Mesi Reverse” o girevole , da un lato una pietra preziosa e dall’altro l’incisione orafa, in un binomio di colori, in oro e argento per rappresentare le diverse stagioni utilizzando simboli e pietre diverse.
La sua ultima collezione sta riscuotendo un enorme successo in tutta Italia, ed è ferma intenzione di Gerardo, di aprire punti vendita nelle più importanti Città italiane. Il pomeriggio passato con Gerardo è stata una esperienza veramente emozionante ed io sono contenta di aver avuto l’onore ed il piacere di aver indossato molte delle sue creazioni che ho fotografato per voi. Gerardo da quel gran signore qual’è mi ha poi omaggiato dell’ anello da me preferito, che sono certa sarà uno dei miei più cari compagni di viaggio, ma la vera fortuna è di aver conosciuto un grande uomo, uno dei pochi che si può ancora definire un “maestro” dell’arte orafa italiana.
Cari amici ed amiche vi invito con tutto il cuore ad andare ad apprezzare i piccoli capolavori ideati da Gerardo Sacco nella sua boutique romana di via Margutta 84. Verrete accolti dai sui squisiti collaboratori come in una casa accogliente del nostro amato sud Italia.
Grazie mille Gerardo ed a prestissimo miei carissimi lettori.